25 marzo 2018

VILLA BLANC E L'ASSENZA DELLA POLITICA

Non vogliamo aggiungere un carico da 12 a quello che scrive Marchesini. e che pubblichiamo a seguire. I lettori sanno bene come la pensa Tre Righe su Villa Blanc , la Luiss e il duo Veltroni Rutelli .Non ci torniamo sopra e lasciamo a Gian Carlo l'onere di descriverci queste due giornate FAI a Villa Blanc. Possiamo solo dire che rimaniamo sconcertati dalla svendita disinvolta dei gioielli di famiglia che mette in pratica  l'amministrazione pubblica. Solo nel territorio del II Municipio la svendita continua. Venerdì scorso sono state aperte le buste per la manifestazione di interesse su Villa Leopardi , villa che si trova sulla Nomentana quasi di fronte a Villa Blanc. E poi Forte Antenne. sopra Villa Ada, e poi ancora la pinetina di Villa Massimo e Villa Mirafiori. E  nel privato, grazie all'applicazione del Piano Casa , Villa Paolina e tanti altri edifici di pregio minacciati dalla ruspa. Insomma sembra di essere in un incubo. Non c'è nessuno che si ricordi di tutelare i beni pubblici, che si premuri di preservare la bellezza dei luoghi. Solo l'affarismo dei privati prevale su tutto e la politica abbassa la testa compiacente.
E i cittadini sono delle mucche da mungere come ha fatto il FAI in queste due giornate.
VERGOGNA.
 
Domenico Fischetto
 
 
                                                Il complesso di Villa Blanc visto dall'alto
 
Villa Blanc: impressionante l'assedio di migliaia di cittadini romani affamati di bellezza sottoposta al sequestro dai predoni famelici che l'hanno privatizzata.
Ieri e oggi, giornate del FAI, Villa Blanc è stata aperta ai cittadini per la prima volta da quando è stata agli inizi del secolo scorso realizzata. E' una Villa bella tra le belle - cinque ettari di parco, Villino Nobile e annesse circostanti sei strutture - perché di stile eclettico ispirato dai migliori stili esistenti al mondo. Veltroni, nel 1997, l'ha praticamente regalata alla Luiss per una cifra irrisoria, la Luiss ha aspettato di avere nel 2011 dalla Giunta Alemanno il permesso a costruire, e, con i 50 e passa milioni avuti a partire dal 2001 dallo Stato in obbedienza alla legge Berlusconi sul finanziamento delle scuole private, ha potuto tranquillamente procedere senza alcun onere al suo restauro. Ora la Villa, dopo oltre sessant'anni da quando gli eredi del barone Blanc l'hanno venduta all'Immobiliare del Vaticano, è tornata a splendere fulgida. e da oltre un anno la Luiss ha avviato al suo interno i master a pagamento. Ma si è ben guardata dall'adempiere all'obbligo sottoscritto di tenderla liberamente accessibile e godibile almeno la domenica ai cittadini - il parco, verde pubblico, dovrebbe esserlo ogni giorno. Quindi la Villa alla Luiss è stata praticamente regalata, i soldi per i restauri sono stati presi dalle tasche dei cittadini che avrebbero dovuto in cambio liberamente accedere almeno la domenica per godersela. In altre università private, tipo Oxford e Cambridge, questo è regolarmente e quotidianamente consentito. Ieri e oggi è successo il miracolo: a patto di fare un'offerta obbligatoria al FAI e di mettersi in fila all'esterno per oltre un'ora, e poi di sfilare all'interno irreggimentati lungo un percorso obbligatorio. La Luiss ha avuto gratuitamente tutto, dalla Villa ricava lauto profitto, i cittadini che hanno pagato sono trattati alla stregua di una mandria sottomessa. Non è un ignobile scandalo? E la politica dove sta, e cosa fa per far rispettare la Costituzione che alla proprietà privata pone il limite invalicabile del rispetto del diritto pubblico?
 
Gian Carlo Marchesini

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