Intanto il Lazio
Su tutti i giornali viene sottolineato il fatto che manca il nostro assessore per dissidi fra mdp e si. Per repubblica “tramonta l’ipotesi guerra”. Per il messaggero i nomi in campo sono Piero latino e Angelo fredda.
[24/3, 08:12] Michele Cardulli: Nazionale
Senato, Salvini “strappa” su Romani e fa votare Bernini, destra nel caos. Berlusconi: ci tradisce coi grillini (Repubblica), centrodestra finito (Messaggero). E il cavaliere cerca il Pd: sventiamo l’asse della Lega con il M5S (Messaggero).
Avvio delle Camere ad alta tensione: Salvini, facendo votare la Bernini invece di Romani, sfida Berlusconi e apre a Di Maio. Berlusconi bolla il voto alla Bernini come “atto di ostilità” che “rompe l’unità del centrodestra e smaschera il progetto per un governo Lega-M5S”. Riconfermato il voto su Romani di Forza Italia, anche la Bernini a un passo indietro e rifiuta l’investitura. Ma Di Maio rende pubblica la disponibilità del M5S di votare la Bernini o un’altra figura di Forza Italia “purché non impresentabili e o condannati”. E Salvini si dice pronto ad appoggiare un candidato dei 5 Stelle alla presidenza della Camera. Santanché (Fdi): “Matteo ha mostrato chi comanda”. A vuoto la telefonata “chiarificatrice” di Salvini a Berlusconi: “Vi ho servito il Senato su un piatto d’argento e ho sparigliato, altrimenti alla Camera si creava l’asse grillini-Pd” (Messaggero). A vuoto anche il tentativo di mediazione della Meloni. Oggi si ricomincia col voto per la presidenza della Camera: la partita è tutta interna al M5S tra Fico e Fraccaro.
Per Repubblica ora il governo Di Maio-Lega è più vicino: i due leader avevano concordato tutto. Anche per il Corriere le vere larghe intese che stanno prendendo forma sono quelle tra Matteo&Luigi, per tagliare definitivamente fuori Berlusconi, fare una nuova legge elettorale maggioritaria e andare presto al voto inaugurando un nuovo bipolarismo, quello tra Di Maio e Salvini. Tra gli elettori di Lega e M5S cresce la voglia di governo insieme: nel sondaggio Swg per il Messaggero i sì oscillano tra il 58 e il 59%. Complessivamente il 38% degli italiani considera l’alleanza giusta o auspicabile, il 49% sbagliata o impossibile.
Per il Messaggero Berlusconi continua a guardare al Pd per cercare di mettere su un governo in grado di stabilizzare la legislatura, convinto che Salvini punti al voto per conquistare il centrodestra. Lo stallo preoccupa il Quirinale: la spaccatura interno alla coalizione del centrodestra rischia di complicare ancora di più il lavoro del presidente. Ma Renzi e il Pd sono ormai due partiti divisi e indecisi a tutto, scrive il Fatto.
L’altro schiaffo di ieri è quello di Napolitano e Renzi (Fatto e tutti). Il presidente emerito apre la seduta inaugurale del Senato riconoscendo la vittoria di “formazioni politiche di radicale contestazione e rottura con il passato” e attaccando il Pd: “Ha molto poco convinto l’autoesaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da governi e partiti di maggioranza”. Troppe “disuguaglianze, ingiustizie, arretramenti di vasti ceti”. Praticamente un processo al renzismo. Zanda e Bonino apprezzano. Renzi: “Non cercatemi più, starò zitto per due anni”.
Belpietro contro Re Giorgio: il suo discorso, l’ultimo sfregio al Paese (La Verità).
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