Elisabetta Alberti Casellati, neo presidente del Senato
Per quanto riguarda le presidenze di Camera e Senato, sarebbe utile fare un pò di chiarezza, perchè non si capisce quale sarebbe il grande capolavoro politico e la presunta lotta moralizzatrice sui nomi.
I fatti parlano di una vicenda molto più semplice e banale.
Dopo le elezioni del 4 marzo nessuno ha ottenuto il 51% e per far partire la Legislatura è stato necessario fare degli accordi sulle cariche Istituzionali. Il centro destra, avendo la maggioranza relativa del Parlamento, ha diretto la trattativa. Salvini, rappresentando il partito più forte nel centro destra, ha rivendicato e ottenuto la leadership. Berlusconi ha accettato facendo notare che come ricompensa la Presidenza del Senato doveva essere di Forza Italia. Salvini è andato da Di Maio e gli ha detto che il Senato è già prenotato da Belusconi, ma per la Camera si può trovare un accordo su un nome del M5s. Di Maio ha accettato e per far eleggere Fico alla Camera, al Senato ha fatto votare un'anziana signora reazionaria amica di Berlusconi.
Adesso un uomo del PD è al Quirinale, Forza Italia presiede il Senato e il M5s è alla Camera.
La Lega con Salvini (o chi per lui) può rivendicare la guida del Governo senza ulteriori remore, avendo accontentato tutti. Nella richiesta di sostegno (anche con un'astensione) si potrà spaziare dal PD al M5s, senza problemi, sia per la Presidenza del Consiglio, che per un voto a breve, con una nuova legge elettorale ritagliata su misura.
Dopo le elezioni del 4 marzo nessuno ha ottenuto il 51% e per far partire la Legislatura è stato necessario fare degli accordi sulle cariche Istituzionali. Il centro destra, avendo la maggioranza relativa del Parlamento, ha diretto la trattativa. Salvini, rappresentando il partito più forte nel centro destra, ha rivendicato e ottenuto la leadership. Berlusconi ha accettato facendo notare che come ricompensa la Presidenza del Senato doveva essere di Forza Italia. Salvini è andato da Di Maio e gli ha detto che il Senato è già prenotato da Belusconi, ma per la Camera si può trovare un accordo su un nome del M5s. Di Maio ha accettato e per far eleggere Fico alla Camera, al Senato ha fatto votare un'anziana signora reazionaria amica di Berlusconi.
Adesso un uomo del PD è al Quirinale, Forza Italia presiede il Senato e il M5s è alla Camera.
La Lega con Salvini (o chi per lui) può rivendicare la guida del Governo senza ulteriori remore, avendo accontentato tutti. Nella richiesta di sostegno (anche con un'astensione) si potrà spaziare dal PD al M5s, senza problemi, sia per la Presidenza del Consiglio, che per un voto a breve, con una nuova legge elettorale ritagliata su misura.
Roberto Sciacca
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