9 marzo 2018

RICORSO PER VILLA PAOLINA

Ormai le elezioni sono passate. Nulla però è cambato: Villa Paolina e gli altri edifici storici minacciati dalla perversa applicazione del Piano Casa rimangono "sotto schiaffo", in predicato  di abbattimento e di ricostruzione in chiave moderna. Tra i  candidati che più si erano interessati alla vicenda, annoveriamo l'ex ministra Madia ,rieletta deputato nel collegio uninominale Roma 2.Chissà se adesso, visto che il suo partito starà all'opposizione, si ricorderà delle promesse fatte ai cittadini? Noi pensiamo di sì perché c'è sembrata una brava ragazza. Non sono stati eletti invece la Seddaiu ,sempre alla Camera , anche lei molto vicina alle lotte  dei cittadini per salvaguardare queste bellezze di Roma, e soprattutto il candidato alla Regione Lazio, Riccardo Agostini, che aveva solennemente promesso, se rieletto, di far cancellare l'articolo 6 della riedizione del Piano Casa, la legge sulla rigenerazione urbana. Di rigenerazione parla spesso ma in un altro senso, ,alludendo alla sua prossima attività  , il neo presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che con la sua buona stella è riuscito in un'impresa mai realizzata: farsi rieleggere presidente della regione per la seconda volta. Soltanto che ogni volta che usa la parola rigenerazione , e in questi giorni l'ha usata in tutti i suoi discorsi ufficiali, il nostro pensiero corre alle brutture della sua legge sulla rigenerazione urbana.
Quella che non si arrende e continua imperterrita la sua azione politica, è la consigliera del I Municipio , Nathalie Naim, che ha sposato in toto la causa di Villa Paolina e degli altri edifici storici. Pubblichiamo il suo recente ricorso inviato a tutti i soggetti pubblici interessati e che, se si dessero una mossa, potrebbero evitare il nuovo sacco di Roma da parte dei costruttori, "rigenerati "da Zingaretti.
Domenico Fischetto








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