Pietro Grasso
Ieri , 12
gennaio, si è tenuta l’assemblea regionale dei delegati del Lazio di Liberi E
Uguali.
All’ordine
del giorno :il nodo dell'alleanza con il Presidente uscente del PD, Nicola Zingaretti.
Platea delle
grandi occasioni, folto pubblico, tutte le sedie e gli strapuntini occupati. Ovvio
che non erano presenti solo i delegati. Infatti la presenza di Pietro Grasso
aveva richiamato uno stuolo di giornalisti e curiosi. L’assemblea era stata
preceduta da assemblee dei coordinamenti politici di Sinistra Italiana e
Articolo 1, in cui erano stati serrati i ranghi.
Ha aperto i
lavori il dirigente politico di LEU,
Piero Latino, con una relazione puntuale e rigorosa, in cui sono state elencate
le condizioni a Zingaretti per una possibile alleanza, che in sintesi
riassumiamo:
1.ambiente: approvazione
entro sei mesi del ciclo dei rifiuti, no agli inceneritori
2.Mobilità :
Piano straordinario di trasporto sul ferro, realizzazione del collegamento ferroviario
Civitavecchia- Orte. No all’autostrada Roma-Latina
3.Urbanistica:
revisione della legge sulla rigenerazione urbana ,maggiore tutela dei centri
storici, consumo di suolo zero
4.lavoro:
reddito minimo garantito per il reinserimento dei lavoratori espulsi dal ciclo
produttivo, un’azione più incisiva e non “insufficiente” sulle crisi aziendali
5.diritto
allo studio: investimento sulle borse di studio, sulla residenzialità, sulle
mense
6. sanità:
chiusura progressiva del budget verso i privati, sblocco totale del turn-over e
dei concorsi , re immissione delle attività che nel passato sono state
esternalizzate, progressiva riduzione dei ticket della diagnostica e della
specialistica
7.aspetti
relativi al patrimonio: venga avviata l’opera di riacquisizione del Forlanini
8.uguaglianza
di genere: parità di salario, approvazione del piano sociale
La relazione
di Latino si è conclusa con un appello a tutti gli aderenti alla lista LEU: “noi stiamo costruendo una fase nuova ,e
abbiamo bisogno di un minimo di fiducia reciproca fra noi tutti. Stiamo
costruendo una forza di sinistra , una sfida per noi tutti. Per costruire tutto
questo è il momento di una maggiore assunzione di responsabilità da parte di
noi tutti e di dare mandato al Presidente Grasso di condurre la trattativa con Zingaretti”.
Queste in
estrema sintesi le condizioni programmatiche di LEU per accettare un’alleanza
con Zingaretti. A queste si aggiungono quelle politiche tra cui la
discriminante principale è quella di chiudere le alleanze a destra dello
schieramento (riferimento esplicito alla Lorenzin).
Dobbiamo
registrare l’estrema compostezza dell’affollata assemblea che ha accolto la
relazione di Latino con applausi e con qualche mormorio. Questi ultimi si sono
poi sostanziati negli interventi che sono seguiti, per la maggior parte, a
vario titolo, contrari all’appoggio a Zingaretti. Tra questi ha brillato il
lucido intervento di Fredda, segretario regionale di Sinistra Italiana , che ha
rimandato al mittente l’ipotesi di appoggiare Zingaretti , invitando i presenti
a liberarsi dalla dipendenza dal PD, quasi fosse una droga.
Articolo 1
ha invece schierato a favore dell’appoggio , sempre articolandolo a vario
titolo, ma sostanzialmente schierandosi favorevolmente, il “gotha” del
movimento romano: Roberta Agostini, Alfredo D’Attorre e Lionello Cosentino, per citare
i più noti.
Al termine
della “sfilata” degli interventi, ha parlato Pietro Grasso, che fino a quel
momento aveva seguito con attenzione tutti gli interventi e preso nota. Il Presidente
nel suo intervento, semplice e chiaro , ha ringraziato per la fiducia che l’assemblea
ripone in lui dicendosi persino
emozionato in quanto finalmente l’uomo di sinistra che è in lui si poteva
finalmente esprimere, essendo stato “silenziato” per tanti anni per i ruoli
istituzionali ricoperti. Ha inoltre dichiarato con una certa modestia che quella
di stasera era la prima assemblea pubblica politica a cui partecipava. Ha
dichiarato che accetta il mandato conferitogli dall'assemblea e si farà portavoce, nei colloqui che seguiranno di quanto detto e
delle condizioni fissate nella relazione introduttiva e si augura di assolvere
al meglio il compito che gli è stato affidato.
E’ indubbio
che il “neo militante” Grasso ha una bella gatta da pelare. L’assemblea non è
andata al voto per un chiaro disegno della sua regia “occulta” . Ma
non si può tacere il fatto che i malumori espressi siano stati tanti . Il senso
di responsabilità di cui l’assemblea si è fatta portavoce e di cui la relazione
di Latino è l’espressione più alta, dovrebbe essere almeno condivisa da
Zingaretti, al di là dall’accettare o meno le “condizioni” poste da LEU. Un
lungo periodo buio calerebbe sulla Regione Lazio se dovesse vincere la Destra o
anche il M5S, di cui la pessima amministrazione capitolina ne è un’anticipazione
tangibile. Cionondimeno una forza di sinistra che appoggiasse Zingaretti/PD nel Lazio e
contrastasse Renzi /PD nel nazionale, sarebbe una contraddizione talmente
palese che difficilmente sarebbe compresa dalla maggior parte degli elettori,
che la interpreterebbe piuttosto come una bassa manovra di sotto governo e di
poltrone, anche se tutte le condizioni di Latino fossero accettate. E l’alleanza,
qualora ci fosse, non sarebbe il mero risultato aritmetico delle due forze e quindi
in qualche modo auspicabilmente positivo, ma sconterebbe il dissenso , i
malumori e i mal di pancia registrati ieri sera e amplificati sul territorio e che
si tramuterebbe comunque in un
risultato deludente.
Quindi grande
è la responsabilità affidata a Pietro Grasso . Una patata bollente che dovrà
pelare tenendo conto di quanto sentito ieri sera. Ci auguriamo per lui che ne
venga fuori con una soluzione politicamente soddisfacente.
Temiamo ,
però, che non potrà accontentare tutti.
Buon lavoro,
Presidente !!!
Domenico
Fischetto
Nessun commento:
Posta un commento