31 gennaio 2018

NON SI VIVE DI SOLO BUSINESS



La Corte europea di Strasburgo ha sanzionato la Lituania che aveva a sua volta sanzionato in un giudizio un'azienda che per farsi pubblicità aveva utilizzato simboli religiosi   immagini di "Gesù e di Maria " . Giusto o sbagliato ?  La Corte ( da quello che di evince dalla notizia di cronaca ) ha ritenuto che l'uso pubblicitario delle immagini religiose non fosse offensivo , cioè non fosse stato offeso il bene giuridico del simbolo religioso ,fosse questo l'immagine del Cristo o della Santa Vergine . Si tratta quindi di una valutazione , più di un bilanciamento di beni in apparente stato di conflitto .Sullo sfondo però qualcuno potrebbe leggere un disinvolto disinteresse per la tutela delle immagini del Sacro e del Religioso . Per intenderci è come se riflettessimo della tutela dei concetti del buon costume che varia nel tempo e nella società . Ad esempio una donna in monokini può benissimo essere accettata in Svezia , meno in Turchia .  Allora è una pronuncia giurisprudenziale opportuna ? Certo se ragioniamo dicendo la Comunità europea è laica e basta, la soluzione giurisprudenziale può essere condivisa ma occorre tener presente che a livello nazionale negli Stati e nelle Nazioni che compongono la Comunità ci sono tradizioni religiose e sensibilità che vorrebbero che ci fosse uno "spartiacque " tra business e religione tra affari ed etica e credo religiosi ......alcune Comunità ,penso ad es alle Comunità  Islamiche poi....sono anche più ortodosse in queste esigenze di "rispetto e tutela ...." ecco potrebbe non essere stata  la decisione più saggia e misurata ,nessuno vuole scomodare l'antico adagio.... " Ius est ars boni et aequi ..." ma temo che così procedendo di allontaneranno sempre di  più i popoli e le identità etniche e nazionali dalle Istituzioni Europee .
Non si vive ,infatti, di solo business .
Luca Giordano per tre Righe

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