E' da diversi anni che, tenendo laboratori di scrittura alla Fratelli Bandiera, prima di iniziare o subito dopo, raggiungo lo slargo di Via del Carroccio davanti alle vetrine del bar da qualche tempo chiuso. Ho in questi anni sempre visto su una delle panchine in legno sdraiata o seduta una anziana signora imbacuccata con accanto valigia e involti vari. E' diventata una componente fissa e triste di quel luogo. Ieri sono passato per dare un'occhiata, le due panchine in legno, come si sa, sono state interrotte da innesti di barre che impediscono che ci si possa sdraiare. Ma la signora con pacchi e valigia, da eterna viaggiatrice immobile, c'è sempre, si è semplicemente spostata sulla panchina di fronte in pietra. Un sedicente comitato di cittadini del luogo, con l'avallo del Municipio, è semplicemente riuscito a far traslocare la poverina da una panchina in legno a una in pietra. Quando l'ideologia che muove certuni è il dio decoro, cioè la negazione ipocrita del disagio sociale. Come se ciò che non si vede per ciò stesso non esistesse. Insomma, la politica dello struzzo.
Gian Carlo Marchesini
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