Ci lamentiamo sempre per la pulizia della nostra amata città, a ragione o a torto?. Roma è sporca , monnezza che
straborda dai cassonetti, strade e marciapiedi "zozzi", foglie lasciate marcire fino a decomporsi
naturalmente. E la lista potrebbe continuare. Quella poverella della Sindaca,
addobbata come una star, che si deve difendere da Santoro , dimostrando
persino di aver studiato i dossier e di non essere eterodiretta, come dice qualche malevolo, dal duo Casaleggio-Grillo. Persino qualcuno con le protuberanze sulla
testa che ha affittato dei maiali per immortalarli mentre banchettano tra l’immondizia rovesciata dai cassonetti. Tutto vero
o quasi? Non sappiamo . Noi ci atteniamo ai fatti. Per questo commentiamo ,da piccoli cronisti
,quello che vediamo. Come avevamo già segnalato, mentre aspettavamo (per un’ora
e mezza!) il servizio notturno che dalla Stazione Termini ci avrebbe portato
alla Nuova Stazione Tiburtina, l’opera fattiva ed efficiente di operatori ecologici
che cercavamo di restituire un po’ di decoro a quelle strade che di giorno sono
battute da centinaia di migliaia di cittadini, oggi, au contraire, vogliamo
segnalare l’opera ,non altrettanto efficiente a nostro modesto avviso , di una signora operatrice
ecologica che effettua, di mattina, il suo turno di lavoro tra via Ravenna e Via Pavia.
Ci ha
incuriosito il suo armamentario, costituito da una scopa spelacchiata, una paletta,
proprio come quella che usiamo a casa, ed un cartone per raccogliere quello che
viene ramazzato . Per questo abbiamo seguito il suo lavoro così fondamentale per
il decoro di una parte importante del nostro quartiere. Ebbene avremmo fatto
meglio a non impicciarci e a tirare dritto per la nostra strada . Perchè l’operatrice
in questione ci è sembrata che dedicasse la maggior parte del suo tempo lavorativo
alle relazioni sociali, rimanendo attaccata al telefono in interminabili
conversazioni, o magari , deposti "gli arnesi da lavoro", godersi una bella
sigaretta. Ci mancherebbe altro :una pausa spetta a tutti…….basta non
esagerare. Ma quello che ci ha fatto veramente cascare le braccia, è che ha
deposto accanto ad un cassonetto, per terra dunque, il frutto del suo lavoro: un piccolo
cartone !!. Non abbiamo parole.
Ci auguriamo che questo comportamento sia un’ eccezione e che
non venga replicato dagli altri operatori e operatrici ecologiche che spazzano
Roma Perché se così fosse anche solo un decimo di loro, allora ci verrebbe
un dubbio: d’accordo i Romani sono degli "zozzoni" che non amano la propria città
, ma chi dovrebbe metterci una pezza, l’AMA, non si comporta diversamente.
Insomma ognuno fa la sua parte, e Roma rimane sporca. Complimenti a tutti.
Domenico Fischetto
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