13 gennaio 2018

Il Marnetto Quotidiano: LETTERA APERTA ALL'AMBASCIATORE USA IN iTALIA



 
Protestiamo contro le indegne affermazioni di Trump -
Ambasciatore Lewis M. Eisenberg,

le parole triviali e violente usate dal presidente Trump contro i paesi più poveri del pianeta mi hanno indignato. Lo dico con franchezza, perché considero gli Stati Uniti d'America una nazione che ha una tradizione di ospitalità e integrazione di secoli. Le chiedo: cosa sta succedendo al suo Paese? Perché questo regresso in un tempo così breve? Perché il presidente Trump si sente autorizzato ad insultare milioni di persone povere? Queste dichiarazioni hanno superato il limite della decenza e non possono essere derubricate al carattere impulsivo del signor Trump, per il semplice fatto che egli è il presidente della nazione più potente del mondo. 

Ambasciatore Lewis M. Eisenberg,
il suo omologo John Feeley - ambasciatore a Panama - si è dimesso dopo poche ore dalle oscene dichiarazioni di Trump, dimostrando che la vergogna è possibile solo per chi crede nell'onore. Ci saremmo aspettati delle scuse, ma sono arrivate solo correzioni non degne di un capo di stato, smentite da autorevoli testimoni. Per l'amicizia che ci lega all'America, affermiamo con fermezza che gli USA meritano un presidente migliore. Mentre confermiamo il nostro sostegno a milioni di poveri, umiliati da un miliardario.

Con vigilanza democratica, 
Massimo Marnetto

Questa è un'altra risposta a Trump

 
 "Presidente Trump, un giorno ti condurrò in un cesso di Paese chiamato Ghana. La prima tappa sarà composta dal Castello di Osu, dal Castello Elmina e dagli oltre 40 forti nei quali sono stati detenuti circa 30 milioni di schiavi, picchiati e imbarcati come barattoli di sardine, e poi ti racconterò la storia dell’Africa e perché le persone come te hanno reso quel continente un “cesso”». È un cittadino ghanese, Edmond Prime Sarpong, a rispondere via Facebook con queste parole al presidente Usa Donald Trump"
 

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