11 gennaio 2018

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA "VANEGGIATA" DALLA DESTRA

 
 
 
 
Due giorni fà le agenzie di stampa ed i quotidiani nazionali hanno pubblicato la notizia( intervista a Stefano Parisi ) secondo cui il Centro Destra - destra se dovesse vincere le elezioni ,metterebbe mano ad una riforma della Giustizia . La notizia di per sé ,potrebbe essere anche "neutra " nel senso che di riforme della Giustizia in Italia si parla da anni ed anni ,se non fosse che , Parisi si riferiva ",strictu sensu" alla "madre di tutte le riforme " almeno per le Destre . Voi direte :" vorranno riformare la giustizia civile per dare maggiori certezze al mondo dell' impresa che oggi teme per le lungaggini della durata del processo del contenzioso civile ,intraprendere una causa . Cosa questa che scoraggia ( una Giustizia lunga e lenta ) gli investitori stranieri ad investire in Italia .No, niente di tutto questo ! Le Destre vogliono riformare alla radice la macchina giudiziaria del processo penale . Non nel senso di aiutare i più deboli , quei quasi 58.000 detenuti a vario titolo nelle nostre carceri per reati cd "di strada " i reati fatti dagli esclusi ,dagli emarginati ,dai tossicodipendenti che prevalentemente vengono sanzionati e puniti ,piuttosto che aiutati ad aiutarsi a volersi bene a curarsi .No ! le Destre vogliono un'altra riforma della Giustizia penale . Essi vogliono separare le carriere e gli ordini della magistratura inquirente ,quella che svolge le Indagini dalla magistratura giudicante ,quella che giudica in ogni ordine e grado . Una rivoluzione vera e propria .Una rivoluzione vera e propria sol che si pensi che ,dividendo le carriere inevitabilmente si farebbe decadere l'obbligo costituzionale dell'esercizio dell'azione penale . Si darebbe al Procuratore della Repubblica la discrezionalità di stabilire quali reati " sollevano allarme sociale " . Un plesso giudiziario "conservatore " potrebbe benissimo scegliere per l'appunto di perseguire i cd reati da strada ,quelli che per capirci che impressionano i cittadini benpensanti del profondo nord del nostro beneamato Paese . Questi Procuratori dotati di questo nuovo potere discrezionale non perseguirebbero  come già accade in altri contesti ( leggi nord America ) reati economici ed ambientali ,perché sosterrebbero che non provocano allarme sociale ,già oggi su 58.000 detenuti.... Quelli "dentro " per Corruzione ,Concussione. bancarotta ed simila ad similibus .....sono qualche centinaio . Infatti in Italia come tutti saprete non esiste mafia e corruzione . Ma c'è di più. La separazione delle carriere in magistratura comporterà una rivoluzione nella natura e forma e morfologia della divisione dei poteri costituzionali tra : esecutivo ,legislativo e potere giudiziario .Oggi autonomo dagli altri due ,domani i Procuratori della Repubblica ,dipenderanno dal Ministro della Giustizia ,come del resto accade in quei contesti costituzionali e giudiziari nei quali gli ordini giudiziari requirenti e giudicanti sono separati . Ecco fatemi dire una cosa ! Noi abbiamo fatto una battaglia nelle strade ,nelle piazze per dire No allo stravolgimento costituzionale desiderato da Renzi ed invece oggi stiamo muti, zitti , di fronte a questa terribile minaccia ? Una minaccia capace di pervertire se attuata la nostra Costituzione materiale ,la nostra Civiltà giuridica la Giustizia uguale e giusta per tutti ? Potenti ed emarginati ,ricchi e poveri ?non lo dico solo da avvocato in minoranza lo grido da cittadino e genitore ! questa sarebbe una sciagura per il Paese ,per tutti Noi ,per i nostri Cari per la Giustizia ! Diciamo No,! a questa deriva anti democratica . Rivolgiamoci a Pietro Grasso ,leader buono e giusto , chiediamo a Lui di dire No , assolutamente No a questo progetto sbagliato ,ingiusto ,pericoloso perché antidemocratico .
 Luca Giordano per Tre Righe

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