Della pista ciclabile sulla Nomentana se ne parla da anni. Visto l'abbandono in cui versano le piste attualmente in servizio, ci auguriamo che questo nuovo tracciato sia realizzato con sistemi e criteri tali da poter garantire sicurezza per i ciclisti e decoro a tutta la cittadinanza. La pista ciclabile di Castel Giubileo è un esempio in negativo sotto gli occhi di tutti e francamente siamo stufi di veder realizzate opere pubbliche poi abbandonate a se stesse senza alcuna manutenzione e prevenzione.
La pista ciclabile sulla Nomentana, da Porta Pia a Via Valdarno, si collegherà a quella già in servizio a Montesacro e lungo l'Aniene. L'idea è quella giusta e plaudiamo all'iniziativa . L'amministrazione capitolina sta puntando molto all'educazione del cittadino per una mobilità sostenibile. Non è una città facile Roma per i ciclisti. Non tanto per le strade dissestate e per le salite ardue, ma per la maleducazione degli automobilisti che spesso "puntano" i poveri ciclisti . Anche i ciclisti comunque dovrebbero essere più rispettosi del codice stradale. Il fatto di guidare un veicolo non a combustione fossile ma "animale" non li autorizza a transitare in senso contrario come anche tagliare gli incroci senza nessuna attenzione , per esempio. Un maggiore senso di responsabilità delle due categorie è auspicabile , messaggio che potrebbe passare anche attraverso campagne di sensibilizzazione a cura del Comune. Comune che comunque sta facendo la sua parte, con la messa a disposizione di un gran numero di bici in affitto sul territorio, che immancabilmente "vengono fatte sparire", e di rastrelliere . Ora la pista ciclabile sulla Nomentana, una volta realizzata senza intoppi, darà la possibilità di spostarsi in bici in tutta sicurezza in un quadrante molto importante della città, scaricando un po' di inquinamento. E questo è un bene per tutti.
Domenico Fischetto
dal sito del Comune
La pista ciclabile "Nomentana" (da Porta Pia a via Valdarno)
Il progetto prevede un itinerario ciclabile, lungo circa 3,6 Km, che colleghi Porta Pia con la pista ciclabile esistente di via dei Campi Flegrei, all’altezza di via Valdarno, che costeggia l’ansa dell’Aniene.
Il percorso si sviluppa lungo il controviale di destra della via Nomentana (dando le spalle al piazzale di Porta Pia), ed è in prevalenza su sede stradale, ricavata dalla carreggiata; in prossimità dell’uscita per la circonvallazione Nomentana, l’itinerario si inserisce sul lato sinistro della strada consolare, grazie all’attraversamento ciclabile di progetto e, percorso il ponte di Batteria Nomentana, svolta su via Val d’Aosta per proseguire e concludersi poi in via Valdarno, con l’aggancio alla ciclabile esistente.
Si tratta di una "pista ciclabile in sede propria a doppio senso di marcia" - come da definizione del D.M. 557/99; solo per alcuni brevi tratti (nelle aree prospicienti le ville storiche) la pista è invece in sede riservata ricavata dal marciapiede.
L'ampiezza è pari a 250 cm e - come richiesto dalla normativa - su sede stradale è separata dalla corsia destinata agli autoveicoli da un cordolo prefabbricato in polimeri,che può essere posato in opera senza scavi, grazie a tasselli di ancoraggio alla piattaforma stradale.
La progettazione dell’itinerario ciclabile è stata l’occasione per proporre alcuni interventi di valorizzazione e/o riqualificazione nella zona attraversata: ad esempio, in corrispondenza del Mausoleo di Tor di Quinto è stata prevista una pavimentazione in sanpietrini, intervenendo sulle condizioni di degrado dell’area prospiciente, la sosta selvaggia delle auto è stata eliminata ed un nuovo attraversamento pedonale è stato inserito per consentire l’accesso all’area del Mausoleo.
In via Valdarno, in considerazione della presenza di istituti scolastici, sono stati proposti interventi puntuali di riqualificazione dello spazio pubblico: messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, inserimento di rallentatori ottici di velocità, riorganizzazione della sosta e posizionamento di rastrelliere.
Il marciapiede, in alcuni tratti, è stato riconfigurato per ricavare la sede della ciclabile con lo spostamento di alcuni pali dell’illuminazione ricollocati in prossimità del nuovo ciglio del marciapiede. L’inserimento della ciclabile ha offerto la possibilità di intervenire sulla eterogeneità dei corpi illuminanti, in termini di tipologia e passo, che caratterizza attualmente via Nomentana e confligge con l’idea “unitaria” dell’asse stradale storico.
Con l’inserimento della pista è stato pertanto recuperato l’allineamento dei pali dell’illuminazione, perduto nel corso del tempo a causa di interventi di vario genere; i lampioni spostati sono sostituiti con nuovi corpi illuminanti in stile e, grazie al supporto e alla collaborazione con ACEA, il numero dei lampioni è stato implementato al fine di garantire un’adeguata illuminazione alla nuova infrastruttura e alla via stessa.
Da ultimo, la presenza lungo l’itinerario ciclabile dei platani ha necessariamente orientato le scelte progettuali. Con l’obiettivo di limitare le interferenze con l'apparato radicale delle alberature, è stata individuata una nuova tipologia di cordolo, che non richiede scavi per la messa in opera e offre grande flessibilità e rapidità di esecuzione (elementi prefabbricati). Il tema di maggior interesse è la possibilità, offerta dalla realizzazione della ciclabile, di ricostituire - almeno in corrispondenza della sede della ciclabile - l’alberata di via Nomentana; il progetto prevede infatti la messa a dimora di 54 nuove essenza arboree lungo il marciapiede interessato dal passaggio della ciclabile. Si tratta sia del ripristino di piante abbattute perché ammalate che dell’inserimento ex novo, ricostituendo in tal modo la continuità del filare arboreo.
Il percorso si sviluppa lungo il controviale di destra della via Nomentana (dando le spalle al piazzale di Porta Pia), ed è in prevalenza su sede stradale, ricavata dalla carreggiata; in prossimità dell’uscita per la circonvallazione Nomentana, l’itinerario si inserisce sul lato sinistro della strada consolare, grazie all’attraversamento ciclabile di progetto e, percorso il ponte di Batteria Nomentana, svolta su via Val d’Aosta per proseguire e concludersi poi in via Valdarno, con l’aggancio alla ciclabile esistente.
Si tratta di una "pista ciclabile in sede propria a doppio senso di marcia" - come da definizione del D.M. 557/99; solo per alcuni brevi tratti (nelle aree prospicienti le ville storiche) la pista è invece in sede riservata ricavata dal marciapiede.
L'ampiezza è pari a 250 cm e - come richiesto dalla normativa - su sede stradale è separata dalla corsia destinata agli autoveicoli da un cordolo prefabbricato in polimeri,che può essere posato in opera senza scavi, grazie a tasselli di ancoraggio alla piattaforma stradale.
La progettazione dell’itinerario ciclabile è stata l’occasione per proporre alcuni interventi di valorizzazione e/o riqualificazione nella zona attraversata: ad esempio, in corrispondenza del Mausoleo di Tor di Quinto è stata prevista una pavimentazione in sanpietrini, intervenendo sulle condizioni di degrado dell’area prospiciente, la sosta selvaggia delle auto è stata eliminata ed un nuovo attraversamento pedonale è stato inserito per consentire l’accesso all’area del Mausoleo.
In via Valdarno, in considerazione della presenza di istituti scolastici, sono stati proposti interventi puntuali di riqualificazione dello spazio pubblico: messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, inserimento di rallentatori ottici di velocità, riorganizzazione della sosta e posizionamento di rastrelliere.
Il marciapiede, in alcuni tratti, è stato riconfigurato per ricavare la sede della ciclabile con lo spostamento di alcuni pali dell’illuminazione ricollocati in prossimità del nuovo ciglio del marciapiede. L’inserimento della ciclabile ha offerto la possibilità di intervenire sulla eterogeneità dei corpi illuminanti, in termini di tipologia e passo, che caratterizza attualmente via Nomentana e confligge con l’idea “unitaria” dell’asse stradale storico.
Con l’inserimento della pista è stato pertanto recuperato l’allineamento dei pali dell’illuminazione, perduto nel corso del tempo a causa di interventi di vario genere; i lampioni spostati sono sostituiti con nuovi corpi illuminanti in stile e, grazie al supporto e alla collaborazione con ACEA, il numero dei lampioni è stato implementato al fine di garantire un’adeguata illuminazione alla nuova infrastruttura e alla via stessa.
Da ultimo, la presenza lungo l’itinerario ciclabile dei platani ha necessariamente orientato le scelte progettuali. Con l’obiettivo di limitare le interferenze con l'apparato radicale delle alberature, è stata individuata una nuova tipologia di cordolo, che non richiede scavi per la messa in opera e offre grande flessibilità e rapidità di esecuzione (elementi prefabbricati). Il tema di maggior interesse è la possibilità, offerta dalla realizzazione della ciclabile, di ricostituire - almeno in corrispondenza della sede della ciclabile - l’alberata di via Nomentana; il progetto prevede infatti la messa a dimora di 54 nuove essenza arboree lungo il marciapiede interessato dal passaggio della ciclabile. Si tratta sia del ripristino di piante abbattute perché ammalate che dell’inserimento ex novo, ricostituendo in tal modo la continuità del filare arboreo.
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