Verso il voto: un sondaggio dell'Istituto Piepoli sulla Stampa (p.7)
evidenzia l'effetto banderuola: 3 italiani su 10 senza partito, cresce
la tendenza a valutare l'offerta, ma cala il distacco dalla politica.
Giochi finiti, pronte le liste dei partiti. Ma non mancano le polemiche.
Pd, Renzi difende le liste e nega di aver messo solo fedelissimi (su
tutti). Ma si allarga il fronte contrario (Stampa p.2). Latorre, escluso
dalle liste, al Corriere (p.2) dice: “Ha prevalso la logica della
spartizione”. La ministra Pinotti alla Stampa (p.2) avverte: “Chi non ha
ottenuto un posto faccia politica da fuori”. Renzi punta tutto sui
collegi per evitare la resa dei conti (Repubblica p.6): minoranza pronta
a chiedere il congresso il 5 marzo se il Pd va sotto il 23%, ma Renzi
scommette sulla maggioranza dei seggi. L'attacco di Enrico Letta, che
parla di “tragici errori” sulle liste che rischiano di portare il Pd
“verso l'abisso” (Stampa p.3).
Patto Berlusconi-Juncker. Il leader di Fi assicura: “Lega fuori dal
governo” (Repubblica in prima e p.7). Berlusconi ha garantito alla Ue e
alla Merkel un futuro di larghe intese, per abbassare lo spread e
tranquillizzare i mercati. Intanto, nella stesura delle liste, sceglie
l'usato sicuro (Stampa p.4) e punta su vip e giornalisti (Libero p.5).
La Lega, invece, si affida ai sindaci. Salvini conferma la presenza di
Bossi (Corriere p.5). Libero (p.7) dedica un focus alle proposte su
Europa, banche e tasse della Lega, intervistando gli economisti del
Carroccio. Bagnai: “Tecnicamente è facile uscire dall'euro e l'impatto
macroeconomico è gestibile”. Aquilini annuncia le proposte sulle banche:
“Bisogna tutelare i risparmiatori, non possono farsi carico della
solvibilità di una banca”. Infine Armando Siri, che si occupa di flat
tax: “Un'aliquota unica al 15%. Il costo? 15 mld per le imprese, 48 per
le famiglie, ma sarebbe un volano straordinario per l'economia”.
M5S, Di Maio riscrive le liste: via no vax e pasdaran, “dobbiamo essere
credibili” (Messaggero p.6). Tanti ex atleti in corsa, come Domenico
Fioravanti, che al Corriere (p.5) dice: “Mi ha convinto il progetto e il
loro entusiasmo”. Repubblica (p.11) intervista il candidato governatore
nel Lazio per il M5S, Roberta Lombardi, che su un possibile accordo con
Lega o Leu, dice: “Non mi fidanzerei con nessuno, ma se qualcuno mi
firma la legge sul conflitto di interessi, mi ci metto subito”.
Regionali, la candidata del M5S Lombardi a Repubblica: “La sanità è la
nostra priorità, poi abbassare le tasse alle famiglie monoreddito con
più di un figlio e un reddito di cittadinanza regionale”. Parisi, l'uomo
scelto dal centrodestra per la corsa alla Pisana, parla al Giornale
(p.2-3): “Sono romano e rilancio la regione puntando su turismo e
agroalimentare. La mia scelta più difficile: meglio vincere nel Lazio
che perdere in tutta Italia”.
evidenzia l'effetto banderuola: 3 italiani su 10 senza partito, cresce
la tendenza a valutare l'offerta, ma cala il distacco dalla politica.
Giochi finiti, pronte le liste dei partiti. Ma non mancano le polemiche.
Pd, Renzi difende le liste e nega di aver messo solo fedelissimi (su
tutti). Ma si allarga il fronte contrario (Stampa p.2). Latorre, escluso
dalle liste, al Corriere (p.2) dice: “Ha prevalso la logica della
spartizione”. La ministra Pinotti alla Stampa (p.2) avverte: “Chi non ha
ottenuto un posto faccia politica da fuori”. Renzi punta tutto sui
collegi per evitare la resa dei conti (Repubblica p.6): minoranza pronta
a chiedere il congresso il 5 marzo se il Pd va sotto il 23%, ma Renzi
scommette sulla maggioranza dei seggi. L'attacco di Enrico Letta, che
parla di “tragici errori” sulle liste che rischiano di portare il Pd
“verso l'abisso” (Stampa p.3).
Patto Berlusconi-Juncker. Il leader di Fi assicura: “Lega fuori dal
governo” (Repubblica in prima e p.7). Berlusconi ha garantito alla Ue e
alla Merkel un futuro di larghe intese, per abbassare lo spread e
tranquillizzare i mercati. Intanto, nella stesura delle liste, sceglie
l'usato sicuro (Stampa p.4) e punta su vip e giornalisti (Libero p.5).
La Lega, invece, si affida ai sindaci. Salvini conferma la presenza di
Bossi (Corriere p.5). Libero (p.7) dedica un focus alle proposte su
Europa, banche e tasse della Lega, intervistando gli economisti del
Carroccio. Bagnai: “Tecnicamente è facile uscire dall'euro e l'impatto
macroeconomico è gestibile”. Aquilini annuncia le proposte sulle banche:
“Bisogna tutelare i risparmiatori, non possono farsi carico della
solvibilità di una banca”. Infine Armando Siri, che si occupa di flat
tax: “Un'aliquota unica al 15%. Il costo? 15 mld per le imprese, 48 per
le famiglie, ma sarebbe un volano straordinario per l'economia”.
M5S, Di Maio riscrive le liste: via no vax e pasdaran, “dobbiamo essere
credibili” (Messaggero p.6). Tanti ex atleti in corsa, come Domenico
Fioravanti, che al Corriere (p.5) dice: “Mi ha convinto il progetto e il
loro entusiasmo”. Repubblica (p.11) intervista il candidato governatore
nel Lazio per il M5S, Roberta Lombardi, che su un possibile accordo con
Lega o Leu, dice: “Non mi fidanzerei con nessuno, ma se qualcuno mi
firma la legge sul conflitto di interessi, mi ci metto subito”.
Regionali, la candidata del M5S Lombardi a Repubblica: “La sanità è la
nostra priorità, poi abbassare le tasse alle famiglie monoreddito con
più di un figlio e un reddito di cittadinanza regionale”. Parisi, l'uomo
scelto dal centrodestra per la corsa alla Pisana, parla al Giornale
(p.2-3): “Sono romano e rilancio la regione puntando su turismo e
agroalimentare. La mia scelta più difficile: meglio vincere nel Lazio
che perdere in tutta Italia”.
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