I vincoli Ue dividono Salvini e Berlusconi (Corriere e tutti): scontro
sul 3% del rapporto deficit/pil. Dopo le rassicurazioni del leader di Fi
all'Europa sul rispetto del tetto, la replica del Carroccio: “Se
danneggia imprese e famiglie, per noi non esiste”. E il Carroccio
candida economisti anti-Euro (Libero, Messaggero e altri). Il presidente
del Ppe, Weber, intervistato dal Messaggero (p.3): “Il leader è
Berlusconi, è lui la certezza di europeismo”. Per Barber (FT p.9)
“Berlusconi è l'alternativa più credibile al governo con la crisi del
Pd, ma una sua vittoria comporterebbe un ulteriore distacco tra opinione
pubblica e partiti. Perciò l'Italia rappresenta un pericolo per l'Ue”.
Resta alta l'attenzione anche intorno alla proposta di Berlusconi di una
flat tax al 23%: il suo piano ha convinto l'Europa (Giornale in prima e
p.5). La reazione del ministro Padoan: “Fa parte di quelle che chiamiamo
proposte della 'fatina blu'”. Messaggero (p.2) analizza la proposta, che
per essere introdotta deve superare due ostacoli: la progressività
imposta e la sua sostenibilità finanziaria.
Intanto, Salvini lancia un'altra Lega (Libero). Fatto (in prima e p.6)
polemico: serve a seppellire il vecchio Carroccio inseguito da sequestri
e proteggere i proventi del 2 per mille.
M5S, l'addio di Grillo con il blog (Corriere e tutti). Il distacco netto
del fondatore evidenziato dall'assenza del Movimento del nuovo sito. Di
Maio: “Nessun parricidio, il Movimento va avanti da solo, come ha detto
tante volte Grillo, che resta il padre nobile” (Messaggero p.5).
Corriere (p.8) intervista Luca Eleuteri, socio fondatore della
Casaleggio Associati: “Già nel 2016 con il blog delle Stelle aveva
lasciato molto spazio alle questioni del Movimento, riducendo quello del
Grillo artista. Ora Beppe recupera quella parte di sé”. Intanto, per la
Stampa (in prima e p.3) Di Maio sposta il M5S verso l'alleanza con La Lega.
“Il rifiuto delle urne”: su Libero (in prima e p.2) il sondaggio
MagnaCarta sugli astenuti. Il 39% si dichiara disgustato e il 13%
indifferente, questa fascia di elettorato è difficilmente coinvolgibile.
Mentre il 10% si dichiara in attesa, stessa percentuale di chi si dice
arrabbiato, questa è la fascia che può essere ancora convinta.
Regionali, nel Lazio per il centrodestra avanza il nome di Parisi
(Messaggero p.4). A lanciare la sua candidatura è Berlusconi. L'apertura
della Meloni: “Giusto allargare”. Il leader di Energie per l'Italia non
chiede alcun paracadute, ma garanzie sul suo progetto. Ma per Repubblica
(p.10) Parisi il milanese accetta e tratta, ma poi salta tutto perchè,
secondo Fi e FdI “pretendeva almeno cinque collegi blindati alle
politiche”.
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