19 gennaio 2018

Proiezioni SULLA STAMPA di oggi




I giornali in sintesi
 Collegi elettorali, sul Corriere (in apertura) chi vince e chi perde: il centrodestra fa il pieno di collegi al Nord e conquista anche il Mezzogiorno. Al Pd restano i collegi in Toscana ed Emilia Romagna; ilM5S, forte in Sicilia e nel Lazio, espugna Liguria e Marche. Ma secondo le proiezioni Ipsos una maggioranza ancora non c’è: a Berlusconi, Salvini e Meloni mancano 50 deputati.
Per il Messaggero la battaglia decisiva sarà al Sud e sarà tra centrodestra e M5S, ed è una battaglia apertissima, visto il livello degli indecisi (37,5%). Il sondaggio Swg dà FI-Fdi-Lega avanti con il 37,2%, Cinque Stelle primo partito con il 27,3%, Pd al 23,6%, Leu al 6,8%. Su Libero (p.4) come sarà la scheda elettorale.
Nel centrodestra – dove l’obiettivo è arrivare al 45% - c’è il patto a tre sul programma ma continua il duello sulla premiership (Messaggero e tutti).  Berlusconi: “Farò il premier se posso. All’Interno vedo Salvini” (Giornale). Lui: “Se vinco decido io sui ministri”. Il caso del giorno è la candidatura di Giulia Bongiorno  per la Lega: da avvocato di Andreotti a figlioccia di Fini a Salvini (su tutti). “Io con la Lega? Non sono una riciclata, anche Andreotti oggi sarebbe d’accordo” dice al Messaggero. E a QN: “ “Basta caos, riaprire le case chiuse” (QN p.5). Nel Lazio avanza la candidatura di Rampelli, anche se Pirozzi non si ritira (Messaggero, Libero): “Così consideriamo la partita persa: assurdo non esprimere un nostro candidato” dice un azzurro che chiede l’anonimato. Libero parla di sondaggi che danno Pirozzi non oltre il 9%, mentre Rampelli, in coalizione col centrodestra, arriverebbe al 15-30%. Ma il rischio è che si ripeta il flop di Roma.
Centrosinistra, su Repubblica parla Delrio: “Mai al governo con la destra. Con Leu intese possibili. Renzi premier? Non è detto”. “Noi giochiamo di quadra, non siamo come il centrodestra dove c’è solo Berlusconi. Col centrodestra non condividiamo nulla, non vedo come potremmo mai accordarci. Anche con i grillini non si può amministrare: cambiano linea in base all’auditorio. L’incarico di governo non credo che il presidente lo darà in base alle percentuali ma a chi sarà in grado di formare una maggioranza. Conterà solo questo e la partita è apertissima”.
Intanto è scontro in Leu sull’apertura di D’Alema (ieri sul Corriere) ad un governo del presidente tra Leu,Pd e FI. Grasso: “Solo per cambiare la legge elettorale”. Boldrini: “Il rischio è disincentivare il voto”. Il governo del presidente fuori dai piani del Quirinale, scrive il Sole: il capo dello Stato aiuterà una soluzione per la stabilità ma toccherà ai partiti assumersi le loro responsabilità nella formazione di maggioranze e non prevede di sostituirsi ad esse.
Nel M5S flop parlametarie e accorre Grillo (Messaggero). Di Maio nega problemi ma sui social è battaglia. “Epurati i candidati scomodi” (Giornale). Tra i candidati fatti fuori anche il capo del Codacons Rienzi, mentre spunta uno spogliarellista: “Di politica capisco poco ma ho idee” (Giornale).
Sulla regione: botta e risposta Cento Zingaretti sulla Roma Latina, Pirozzi tiene in stallo la destrad
Dall'assemblea regionale di sinistra italiana tiepido sostegno a Zingaretti (su L'inchiesta di Frosinone).

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